Anche Fondazione Generazioni si è unita all’iniziativa organizzata dalla Cisl Area Metropolitana Bolognese, lo scorso 29 maggio, in occasione del ventennale della scomparsa di Rino Bergamaschi.
Un interessante e doveroso momento di ricordo con le testimonianze di alcuni dei principali protagonisti di quel periodo, che ha costituito un tuffo nel passato ed una occasione di incontro tra diverse generazioni di sindacalisti e di politici bolognesi.
Tra gli interventi, Enrico Bassani, segretario generale Cisl Area metropolitana bolognese e Pier Ferdinando Casini, senatore della Repubblica Italiana.
A portare la propria testimonianza, amici e colleghi che hanno condiviso con lui anni di attività sindacale, tra cui: Duccio Campagnoli, Giuseppe Cremonesi, Gian Luca Galletti, Luigi Marino, Gianfranco Martelli, Sergio Palmieri e Giancarlo Tonelli.
Rino Bergamaschi – Chi era il sindacalista del dialogo
Rino Bergamaschi è stato un importante dirigente sindacale della Cisl bolognese, che ha tracciato la svolta culturale della organizzazione negli anni della crescita industriale, dalla fine degli anni ’60 all’inizio degli anni ’90.
Era nato a Castello d’Argile (Bo) nel 1943. Cattolico convinto, inizia il suo impegno sindacale nella Fim-Cisl come delegato all’interno della azienda nella quale lavorava come operaio specializzato, l’industria metalmeccanica SASIB di Bologna negli anni che precedettero la stagione del cosiddetto autunno caldo del 1968-69.
Proprio per la serietà e la dedizione che dimostra a sostegno della causa dei lavoratori, viene selezionato per partecipare al “corso lungo” per dirigenti sindacali che all’epoca si svolgeva presso il Centro Studi Cisl di Firenze, dal quale esce con esito altamente positivo.
L’impegno sindacale
Inizia così il suo impegno sindacale a tempo pieno nella Cisl di Bologna, assumendo la guida della Federchimici, la Federazione sindacale che associava i lavoratori del settore chimico ed affini. Si distingue subito per la sua dinamicità, per la competenza e l’intelligenza negoziale. Possiede inoltre tutte le doti di abile mediatore e di uomo empatico e sempre attento a coltivare con attenzione e rispetto il rapporto umano nella relazione interpersonale.
Si caratterizza anche come convinto innovatore e, sulla scia del processo di cambiamento della Cisl guidato da Pierre Carniti, nel 1977 assume la guida della Cisl provinciale dove resterà per circa 15 anni.
E’ stato un lungo periodo di crescita per l’organizzazione bolognese, ma anche di fortissime complessità legate ai cambiamenti sociali, alle crisi e le ristrutturazioni industriali, alle contestazioni giovanili del marzo ’77 bolognese e alla difesa della democrazia contro il terrorismo eversivo e delle stragi.
Durante questi periodi drammatici ed estremamente delicati per gli stessi equilibri democratici, come anche negli anni della rottura della Federazione Unitaria Cgil, Cisl, Uil a seguito del cosiddetto “Patto di S. Valentino” del 1984 col Governo Craxi finalizzato a contenere un tasso inflazionistico che galoppava a due cifre, Rino Bergamaschi ha sempre svolto un ruolo importante di cerniera nel dialogo con le altre organizzazioni.
Nel 1992, dopo aver lasciato la guida della Cisl, assunse la carica di segretario del Partito Popolare bolognese.
Ci ha lasciati il 2 Giugno 2005, dopo una lunga malattia.
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