Sette montagne, otto colline e una pianura – Presentazione Libro ExtraBo, Bologna

Sette montagne, otto colline e una pianura – Presentazione Libro ExtraBo, Bologna

Mercoledì 19 marzo, presso ExtraBo a Bologna si terrà la presentazione del libro “Sette montagne, otto colline e una pianura. Riabitare i territori fragili emiliani e romagnoli è possibile?” (Edizioni Pendragon).

 Il volume è il risultato del Progetto Appennino promosso dalla Fnp-Cisl dell’Emilia-Romagna, realizzato in collaborazione con la Cisl regionale e con il coordinamento della Fondazione Generazioni.

Lo studio, che ha coinvolto 118 comuni, indaga la transizione demografica nelle aree più fragili della regione, con il fine di individuare soluzioni e opportunità per il rilancio di questi territori.

 

La transizione demografica in Emilia Romagna

In Emilia-Romagna l’inverno demografico è più mite che nel resto d’Italia: la forte capacità attrattiva della regione nei confronti di persone italiane e straniere determina ogni anno un saldo migratorio positivo di rilevante ampiezza, che permette alla popolazione di continuare a crescere nonostante l’accentuato calo delle nascite.

Nel territorio regionale sono però presenti estese aree caratterizzate da un’elevata fragilità demografica: in queste zone da molto tempo la popolazione residente diminuisce sensibilmente e si sono determinate profonde modifiche negli equilibri tra le generazioni, con una netta prevalenza delle persone anziane e un peso ridotto dei giovani.

Il volume documenta la transizione demografica in corso e prevista in 118 comuni emiliani e romagnoli, collocati in zone montane, collinari e di pianura più distanti dall’asse della via Emilia.

Lo studio identifica le sfide legate alle trasformazioni della popolazione e delle famiglie, da affrontare e superare per raggiungere l’obiettivo di riabitare tali aree che coprono quasi il 44% della superficie della regione e sono vissute da circa 423.000 persone residenti e da molti turisti nei diversi periodi dell’anno.

Dettagli evento

Ne parleremo il 19 marzo, presso ExtraBo, con gli autori del volume, gli statistici e demografi Gianluigi Bovini e Franco Chiarini.

Interverranno anche Gina Risi, Segretaria regionale Fnp-Cisl, e Silvia Giannini, economista.

Ci vediamo mercoledì 19 marzo alle ore 18, presso Extra Bo, Piazza Nettuno 1/A a Bologna.

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Domani è oggi. Presente e futuro demografico in Emilia Romagna

Grande partecipazione all’evento organizzato dalla Cisl e dalla Fnp dell’Emilia-Romagna, per la presentazione del “Progetto Appennino” promosso dai Pensionati Cisl della regione, con il coordinamento della Fondazione Generazioni.

L’inverno demografico in Emilia Romagna pone rischi e fragilità che necessitano di risposte pronte e attente.

“Crisi demografica non significa semplicemente calo della popolazione. – dichiara Roberto Pezzani, Segretario Generale FNP Cisl Emilia Romagna durante il suo intervento – Si tratta di uno squilibrio tra generazioni che ha precise implicazioni sociali ed economiche.”

La ricerca, infatti, indaga le fragilità e le sfide dei comuni a rischio demografico nella montagna emiliana e romagnola, in alcune aree collinari interne e della pianura ferrarese, al fine di fornire una fotografia completa che possa guidare la progettazione di interventi e scelte politiche.

“Una sfida difficile e anche inedita, ma di indiscutibile attualità e urgenza. – sottolinea Sergio Palmieri, Presidente Fondazione Generazioni – Occorre una più decisa presa di coscienza verso la reale portata dei cambiamenti demografici e dei relativi effetti e rischi per la sostenibilità dell’intero sistema sul quale abbiamo fondato il nostro benessere sociale.”

 

Presente e futuro demografico in Emilia Romagna

Il gruppo di lavoro

La realizzazione dello progetto è stata portata avanti da un “Gruppo di lavoro” costituito dalla FNP regionale e coordinato dal presidente della Fondazione Generazioni, Sergio Palmieri, per coadiuvare gli autori dello studio, i demografi statistici Gianluigi Bovini e Franco Chiarini.

Il progetto sin qui realizzato ha quindi visto la partecipazione attiva dei referenti territoriali della FNP, con il supporto della stessa Federazione Regionale, che ha messo a disposizione lo staff del proprio Dipartimento formativo.

In particolare il gruppo di lavoro e lo staff formativo, attraverso la messa a punto di un apposito questionario, hanno effettuato una importante rilevazione di dati in tutti i 118 comuni coinvolti nel progetto di studio, per la raccolta di informazioni specifiche circa la presenza dei servizi alla cittadinanza (negozi, farmacie, sportelli bancari e postali, trasporti, sanità, scuola, terzo settore, ecc..).

 

Presente e Futuro demografico in Emilia Romagna

Tavola rotonda su futuro demografico e longevità attiva

Molto interessanti anche gli spunti di riflessione emersi dalla tavola rotonda, moderata da Gianluigi Bovini, dove sono intervenuti anche Filippo Pieri, Segretario Generale Cisl Emilia Romagna e Sauro Russo Segretario Cisl Nazionale sottolineando l’importanza della iniziativa di studio promossa dalla FNP regionale e l’impegno di iniziativa che l’intera organizzazione sindacale deve esercitare sui temi posti all’attenzione.

Vittorio Bigoi, Presidente della società San Rocco di Ligonchio, ha condiviso l’esperienza della cooperativa di Comunità. Un progetto nato nel 2021 per ripopolare il comune, e promuovere la partecipazione attiva di residenti e la trasformazione culturale e sociale di Ligonchio attraverso iniziative come il Rifugio dell’Aquila, per il turismo sostenibile.

Stefano Versari, già Direttore Ufficio Scolastico regionale e Capo Dipartimento del MIUR per il sistema educativo di istruzione e formazione, ha parlato delle conseguenze demografiche sul sistema scolastico. Nei prossimi 4 anni, infatti, si prevedono 2000 studenti e studentesse in meno nelle scuole primarie dell’Emilia Romagna. Significativa, a tal proposito, la testimonianza sulle “classi multilivello” al fine di garantire il diritto di istruzione della scuola primaria nei centri in cui scarseggia la presenza di bambini.

L’economista Stefano Zamagni, invece, ha sottolineato il ruolo fondamentale del terzo settore per la longevità attiva e per garantire attività e diritti durante tutto l’arco della vita. La denatalità ha conseguenze sul tasso di produttività e creatività, fattori che intaccano il tessuto economico sociale del territorio. Affinché si preservi la sostenibilità sociale, occorrono politiche di “armonizzazione” per consentire un migliore equilibrio tra impegni e tempi di lavoro e impegni e tempi per la vita familiare per, al tempo stesso, favorire la genitorialità e la partecipazione attiva alla vita economica, sociale e culturale.

Infine Elena Torri, responsabile del progetto Crearee – Cru Unipol, ha portato le esperienze di questa iniziativa a sostegno delle piccole comunità territoriali in altre regioni; ad esempio, nelle Marche con un progetto sulle “biblioteche diffuse”.

 

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Progetto Appennino - Fondazione Generazioni

Progetto Appennino e inverno demografico in Emilia Romagna

È in corso il Progetto Appennino, un’iniziativa della Fondazione Generazioni e della FNP Cisl Emilia Romagna, per affrontare le sfide demografiche che colpiscono la fascia appenninica della regione.

L’iniziativa nasce in risposta all’inverno demografico, fenomeno attuale e preoccupante di diminuzione demografica, che comporta conseguenze rischiose nel mondo del lavoro e sulla sostenibilità del sistema economico e sociale.

Come invertire questa tendenza? Quali sono le politiche e gli interventi necessari?

Raccolta dati demografici in Emilia Romagna

Per giungere a risposte concrete e adeguate con valutazioni ponderate, il Progetto Appennino parte dalla ricerca, con la raccolta di dati in 100 comuni dell’Emilia Romagna, situati nella fascia appenninica e in alcune zone di pianura nella provincia di Ferrara.

A differenza della via Emilia, dove continuano ad arrivare nuovi lavoratori e nuove famiglie, le zone collinari, in montagna e nella parte orientale del Ferrarese sono quelle con le situazioni demografiche più preoccupanti. L’elevato tasso di invecchiamento, (con oltre due anziani per ogni giovane sotto i 15 anni) e il tasso di dipendenza strutturale (per ogni 100 persone in età non lavorativa ci sono 160 o meno in età attiva) accentuano la vulnerabilità di queste zone, ponendo seri rischi per l’erogazione di servizi, in particolare per la popolazione anziana.

L’obiettivo è pubblicare e diffondere entro la metà del 2024 un rapporto con i dati in via di rilevazione, per osservare più da vicino la situazione in questi comuni e avere informazioni più precise sull’evoluzione del fenomeno.

Il gruppo di ricerca del Progetto Appennino

Un notevole lavoro portato avanti dal gruppo di ricerca coordinato dal presidente della Fondazione Generazioni, Sergio Palmieri, e dai demografi Gianluigi Bovini e Franco Chiarini per la parte scientifica, coinvolgendo i dirigenti e il personale di tutte le Federazioni Territoriali della FNP, e con il supporto della Federazione Regionale FNP, e la presenza di esponenti della FNP in tutti i territori emiliano romagnoli e nella sede regionale.

Il Progetto Appennino si propone come modello di riferimento per progettare e guidare ipotesi di lavoro e politiche, che possano rispondere in maniera adeguata all’inverno demografico nella nostra regione. Per fare scelte e ideare soluzioni che promuovano la coesione e la sostenibilità sociale.

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