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Domani è oggi. Presente e futuro demografico in Emilia Romagna

Grande partecipazione all’evento organizzato dalla Cisl e dalla Fnp dell’Emilia-Romagna, per la presentazione del “Progetto Appennino” promosso dai Pensionati Cisl della regione, con il coordinamento della Fondazione Generazioni.

L’inverno demografico in Emilia Romagna pone rischi e fragilità che necessitano di risposte pronte e attente.

“Crisi demografica non significa semplicemente calo della popolazione. – dichiara Roberto Pezzani, Segretario Generale FNP Cisl Emilia Romagna durante il suo intervento – Si tratta di uno squilibrio tra generazioni che ha precise implicazioni sociali ed economiche.”

La ricerca, infatti, indaga le fragilità e le sfide dei comuni a rischio demografico nella montagna emiliana e romagnola, in alcune aree collinari interne e della pianura ferrarese, al fine di fornire una fotografia completa che possa guidare la progettazione di interventi e scelte politiche.

“Una sfida difficile e anche inedita, ma di indiscutibile attualità e urgenza. – sottolinea Sergio Palmieri, Presidente Fondazione Generazioni – Occorre una più decisa presa di coscienza verso la reale portata dei cambiamenti demografici e dei relativi effetti e rischi per la sostenibilità dell’intero sistema sul quale abbiamo fondato il nostro benessere sociale.”

 

Presente e futuro demografico in Emilia Romagna

Il gruppo di lavoro

La realizzazione dello progetto è stata portata avanti da un “Gruppo di lavoro” costituito dalla FNP regionale e coordinato dal presidente della Fondazione Generazioni, Sergio Palmieri, per coadiuvare gli autori dello studio, i demografi statistici Gianluigi Bovini e Franco Chiarini.

Il progetto sin qui realizzato ha quindi visto la partecipazione attiva dei referenti territoriali della FNP, con il supporto della stessa Federazione Regionale, che ha messo a disposizione lo staff del proprio Dipartimento formativo.

In particolare il gruppo di lavoro e lo staff formativo, attraverso la messa a punto di un apposito questionario, hanno effettuato una importante rilevazione di dati in tutti i 118 comuni coinvolti nel progetto di studio, per la raccolta di informazioni specifiche circa la presenza dei servizi alla cittadinanza (negozi, farmacie, sportelli bancari e postali, trasporti, sanità, scuola, terzo settore, ecc..).

 

Presente e Futuro demografico in Emilia Romagna

Tavola rotonda su futuro demografico e longevità attiva

Molto interessanti anche gli spunti di riflessione emersi dalla tavola rotonda, moderata da Gianluigi Bovini, dove sono intervenuti anche Filippo Pieri, Segretario Generale Cisl Emilia Romagna e Sauro Russo Segretario Cisl Nazionale sottolineando l’importanza della iniziativa di studio promossa dalla FNP regionale e l’impegno di iniziativa che l’intera organizzazione sindacale deve esercitare sui temi posti all’attenzione.

Vittorio Bigoi, Presidente della società San Rocco di Ligonchio, ha condiviso l’esperienza della cooperativa di Comunità. Un progetto nato nel 2021 per ripopolare il comune, e promuovere la partecipazione attiva di residenti e la trasformazione culturale e sociale di Ligonchio attraverso iniziative come il Rifugio dell’Aquila, per il turismo sostenibile.

Stefano Versari, già Direttore Ufficio Scolastico regionale e Capo Dipartimento del MIUR per il sistema educativo di istruzione e formazione, ha parlato delle conseguenze demografiche sul sistema scolastico. Nei prossimi 4 anni, infatti, si prevedono 2000 studenti e studentesse in meno nelle scuole primarie dell’Emilia Romagna. Significativa, a tal proposito, la testimonianza sulle “classi multilivello” al fine di garantire il diritto di istruzione della scuola primaria nei centri in cui scarseggia la presenza di bambini.

L’economista Stefano Zamagni, invece, ha sottolineato il ruolo fondamentale del terzo settore per la longevità attiva e per garantire attività e diritti durante tutto l’arco della vita. La denatalità ha conseguenze sul tasso di produttività e creatività, fattori che intaccano il tessuto economico sociale del territorio. Affinché si preservi la sostenibilità sociale, occorrono politiche di “armonizzazione” per consentire un migliore equilibrio tra impegni e tempi di lavoro e impegni e tempi per la vita familiare per, al tempo stesso, favorire la genitorialità e la partecipazione attiva alla vita economica, sociale e culturale.

Infine Elena Torri, responsabile del progetto Crearee – Cru Unipol, ha portato le esperienze di questa iniziativa a sostegno delle piccole comunità territoriali in altre regioni; ad esempio, nelle Marche con un progetto sulle “biblioteche diffuse”.

 

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Convenzione Campa - Mutua Sanitaria integrativa

Convenzione Campa – Piani di Mutua Sanitaria Integrativa

Grazie alla convenzione della Fondazione Generazioni con la Mutua Campa, riservata agli iscritti Cisl, puoi accedere alle coperture previste dal relativo “Piano Sanitario” a costi agevolati e con vantaggi esclusivi.

La Convenzione Campa è ideata per rispondere alle esigenze specifiche dell’età anziana, con piani e condizioni vantaggiose per proteggere il tuo futuro e la tua salute.

In particolare, a differenza della maggior parte dei piani di copertura sanitaria, entro il 30 giugno 2024, puoi sottoscrivere la Convenzione Campa fino ai 75 anni di età.

Inoltre l’abbinamento della formula Proteggo Plus, nella eventualità di perdita della autosufficienza, ti garantisce un’indennità per tutte le spese di assistenza socio-sanitaria, fino all’importo di € 1.000 al mese e per tutta la vita.

Cos’è Campa – Mutua Sanitaria Integrativa

Campa è una Società di Mutuo Soccorso non pro­fit, impegnata nella solidarietà intercategoriale e intergenerazionale.

La convenzione Campa con Fondazione Generazioni, FNP Emilia Romagna ed FNP e Cisl dell’Area Metropolitana Bolognese nasce per contribuire al completamento dei bisogni di assistenza prestazionale in materia di salute.

Allo stesso tempo, la convenzione offre un “ombrello protettivo” dagli effetti devastanti della non-autosu­fficienza. La non –autosufficienza rappresenta un nemico estremamente insidioso per coloro che si stanno avvicinando all’età anziana, e richiede strumenti appropriati per tutelarsi fin dal presente. Per questo, la convezione Campa comprende l’opzione Proteggo Plus con un’indennità di non autosufficienza per le spese di assistenza e cura.

Convenzione CAMPA Mutua Sanitaria Integrativa – Piani sanitari e vantaggi

Dal 2023 la convenzione CAMPA è stata ampliata da uno a tre piani di copertura sanitaria, in abbinamento con la formula Proteggo Plus per la non auto-sufficienza.

Tutti e 3 i piani prevedono:

  • abbuono della quota adesione una tantum di 60 €;
  • possibilità di adesione individuale senza obbligo di estensione al nucleo familiare (l’adesione di familiari conviventi è facoltativa, alle stesse condizioni);
  • estensione del limite di età per la sottoscrizione sino a 75 anni compiuti da non più di 6 mesi al momento delle finestre di ingresso fino al 30 giugno 2024 (successivamente entro i 70 anni);
  • periodo di carenza di 30 giorni per ticket, visite mediche specialistiche ed esami diagnostica.

Opzione A- Assistenza Solidarietà + Proteggo Plus

  • Indennità di non autosufficienza, fino a 1000€ al mese per tutte le spese di assistenza socio-sanitaria;
  • Indennità giornaliera di ricovero ospedaliero;
  • Sconti su visite o esami in strutture convenzionate Campa

Opzione B – Ticket e Alta Diagnostica + Proteggo Plus

  • Indennità di non autosufficienza, fino a 1000€ al mese per tutte le spese di assistenza socio-sanitaria;
  • Rimborso integrale dei ticket sanitari per esami di laboratorio e per le prestazioni specialistiche e diagnostiche presso il SSN;
  • Accesso diretto alle strutture sanitarie convenzionate CAMPA per gli esami di alta specializzazione diagnostica (TAC, RMN, endoscopie) senza liste di attesa, oppure rimborso se eseguiti in strutture non convenzionate.

Opzione C – Assistenza Specialistica + Proteggo Plus

  • Indennità di non autosufficienza, fino a 1000€ al mese per tutte le spese di assistenza socio-sanitaria;
  • Accesso diretto alle strutture sanitarie convenzionate CAMPA per analisi di laboratorio ed esami di alta specializzazione diagnostica (TAC, RMN, endoscopie) senza liste di attesa, oppure rimborso se eseguiti in strutture non convenzionate.
  • Rimborso integrale dei ticket sanitari per esami di laboratorio e per le prestazioni specialistiche e diagnostiche presso il SSN.
  • Rimborsi parziali per visite mediche specialistiche e per piccola chirurgia ambulatoriale e per terapie fisiche entro i limiti del tariffario campa.
  • Sussidi parziali per cure termali, protesi acustiche e assistenza infermieristica domiciliare.

Per scoprire di più sulle coperture ed i vantaggi della convenzione, accedi alla sezione “Servizi” del nostro sito.

La convenzione è riservata agli iscritti Cisl e a chi intendesse iscriversi.

Per maggiori informazioni rivolgiti allo Sportello informativo Fnp-Cisl per Convenzione CAMPA, presso Pensionati Cisl in Via Milazzo 16 – BOLOGNA

Tutti i Mercoledi dalle ore 9,00 alle 12,00 – Tel. 051 256654

 

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Progetto Appennino - Fondazione Generazioni

Progetto Appennino e inverno demografico in Emilia Romagna

È in corso il Progetto Appennino, un’iniziativa della Fondazione Generazioni e della FNP Cisl Emilia Romagna, per affrontare le sfide demografiche che colpiscono la fascia appenninica della regione.

L’iniziativa nasce in risposta all’inverno demografico, fenomeno attuale e preoccupante di diminuzione demografica, che comporta conseguenze rischiose nel mondo del lavoro e sulla sostenibilità del sistema economico e sociale.

Come invertire questa tendenza? Quali sono le politiche e gli interventi necessari?

Raccolta dati demografici in Emilia Romagna

Per giungere a risposte concrete e adeguate con valutazioni ponderate, il Progetto Appennino parte dalla ricerca, con la raccolta di dati in 100 comuni dell’Emilia Romagna, situati nella fascia appenninica e in alcune zone di pianura nella provincia di Ferrara.

A differenza della via Emilia, dove continuano ad arrivare nuovi lavoratori e nuove famiglie, le zone collinari, in montagna e nella parte orientale del Ferrarese sono quelle con le situazioni demografiche più preoccupanti. L’elevato tasso di invecchiamento, (con oltre due anziani per ogni giovane sotto i 15 anni) e il tasso di dipendenza strutturale (per ogni 100 persone in età non lavorativa ci sono 160 o meno in età attiva) accentuano la vulnerabilità di queste zone, ponendo seri rischi per l’erogazione di servizi, in particolare per la popolazione anziana.

L’obiettivo è pubblicare e diffondere entro la metà del 2024 un rapporto con i dati in via di rilevazione, per osservare più da vicino la situazione in questi comuni e avere informazioni più precise sull’evoluzione del fenomeno.

Il gruppo di ricerca del Progetto Appennino

Un notevole lavoro portato avanti dal gruppo di ricerca coordinato dal presidente della Fondazione Generazioni, Sergio Palmieri, e dai demografi Gianluigi Bovini e Franco Chiarini per la parte scientifica, coinvolgendo i dirigenti e il personale di tutte le Federazioni Territoriali della FNP, e con il supporto della Federazione Regionale FNP, e la presenza di esponenti della FNP in tutti i territori emiliano romagnoli e nella sede regionale.

Il Progetto Appennino si propone come modello di riferimento per progettare e guidare ipotesi di lavoro e politiche, che possano rispondere in maniera adeguata all’inverno demografico nella nostra regione. Per fare scelte e ideare soluzioni che promuovano la coesione e la sostenibilità sociale.

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Nuovo sito web (2)

Il nuovo sito web Fondazione Generazioni

È online il nuovo sito web di Fondazione Generazioni con tante novità per essere sempre presenti e connessi con notizie, approfondimenti e aggiornamenti su longevità attiva e solidarietà intergenerazionale.

In linea con i nostri obiettivi, abbiamo riorganizzato la struttura e il design per rendere il sito più agevole, accessibile e facilmente navigabile per tutte le generazioni.

Scopri le novità!

Online per divulgare e sensibilizzare alla solidarietà tra generazioni

Il nostro lavoro per una società più sostenibile e inclusiva, in cui anche gli anziani possano contribuire attivamente alla crescita sociale della collettività, parte proprio dalle attività di conoscenza e progettazione e dalla divulgazione.

Nella sezione Progetti del nuovo sito, troverai approfondimenti e risultati dalle nostre ricerche, che indagano l’evoluzione della struttura demografica e sociale del territorio. Con i forti cambiamenti in atto e il cosiddetto “inverno demografico”, lavoriamo per dare il nostro contributo, attraverso la raccolta e l’analisi di dati e di fenomeni, per comprendere meglio il presente e progettare soluzioni sostenibili per il futuro.

Con le Notizie, invece, potrai restare aggiornato sulle iniziative e le comunicazioni istituzionali di Fondazione Generazioni, e sulle news e gli aggiornamenti dal mondo della longevità attiva e della solidarietà intergenerazionale.

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stop violenza donne

Fondazione Generazioni contro la violenza sulle donne.

In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, 25 novembre, “Fondazione Generazione” e tutto lo staff sono in prima linea per affrontare un problema radicato che continua a minare la sicurezza e la dignità di molte donne in Italia e nel mondo.

La violenza contro le donne è un fenomeno diffuso e devastante che continua a persistere nella nostra società, rappresentando una sfida critica che richiede una risposta urgente e incisiva. In un’epoca in cui la consapevolezza sociale è in costante crescita, è fondamentale affrontare questo problema con determinazione e intraprendere azioni concrete per tutte le generazioni per porre fine a un ciclo di abusi che ha ripercussioni profonde sulla vita delle vittime.

Nonostante i progressi sociali ed economici degli ultimi decenni, la violenza contro le donne persiste in molte forme. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente evidenziato questo problema, con un aumento preoccupante dei casi di violenza domestica e di genere durante i lockdown. Le donne si sono trovate intrappolate in situazioni di pericolo, con poche risorse a disposizione per chiedere aiuto.

Inoltre, il cyberspazio ha amplificato le minacce, con sempre più donne vittime di stalking online, diffamazione e abusi verbali attraverso i social media.

Secondo Sergio Palmieri, il presidente di “Fondazione generazioni” “È imperativo considerare la violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani e agire con determinazione per porre fine a questa piaga sociale.”

 

Tante le misure per affrontare il problema della violenza contro le donne

Educazione e sensibilizzazione: La chiave per combattere la violenza contro le donne è l’educazione. È essenziale sensibilizzare la società sui diversi aspetti di questo problema, promuovendo la parità di genere, il rispetto reciproco e l’empowerment delle donne. Le campagne di sensibilizzazione possono contribuire a cambiare mentalità e ad abbattere stereotipi dannosi.

Rafforzamento delle leggi esistenti: Le leggi devono essere rigorose e applicate in modo efficace per scoraggiare la violenza di genere. Inoltre, è cruciale garantire un accesso agevole alla giustizia per le vittime, fornendo risorse adeguate e creando un ambiente in cui le donne si sentano supportate nel denunciare gli abusi.

Sostegno alle vittime: Creare reti di supporto è fondamentale. Servizi di assistenza, rifugi sicuri e linee telefoniche di emergenza possono offrire alle donne in pericolo un rifugio e un aiuto immediato. Investire nelle risorse per le vittime è un passo cruciale per garantire loro un percorso verso la guarigione e l’indipendenza.

Inclusione degli uomini nel cambiamento: Coinvolgere gli uomini nel processo di sensibilizzazione è cruciale. Programmi di formazione che promuovono la responsabilità maschile e l’uguaglianza di genere possono contribuire a creare una cultura in cui la violenza non ha spazio.

Utilizzo della tecnologia a fini positivi: Sfruttare la tecnologia per combattere la violenza online è essenziale. Le piattaforme digitali devono adottare politiche rigorose contro il cyberbullismo e lo stalking online, garantendo un ambiente sicuro per tutti gli utenti.

 

“Questo non è amore”

Inoltre Fondazione Generazioni supporta e ricorda il progetto “Questo non è amore” della Polizia di Stato che rappresenta un sostegno fondamentale per le donne vittime di violenza. Bisogna rafforzare il messaggio cruciale che le donne non sono sole e devono avere il coraggio di chiedere aiuto per porre fine agli abusi subiti.

 

Affrontare la violenza contro le donne richiede un impegno collettivo. È responsabilità di ciascuno di noi contribuire a creare una società in cui le donne possano vivere libere dalla paura della violenza. Solo attraverso l’educazione, la consapevolezza, il cambiamento culturale e l’azione governativa possiamo sperare di porre fine a questa dolorosa realtà e costruire un futuro in cui la parità di genere sia una realtà tangibile per tutti.

 

 

Alberghetti

Il progetto “Cercasi lavoratori” presentato all’Istituto Alberghetti

Sabato 28 ottobre, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Francesco Alberghetti, a Imola, si è svolta una tavola rotonda con la presentazione del progetto della Fondazione Generazioni: “Cercasi lavoratori. L’impatto dell’inverno demografico sul mercato del lavoro in Emilia Romagna e nella città metropolitana di Bologna”.

 

Lo studio promosso da Cisl Area metropolitana bolognese, Fondazione Generazioni e dal sindacato dei pensionati, Fnp, è stato presentato direttamente dagli autori Gianluigi Bovini e Franco Chiarini, statistici e demografi.

 

Alla tavola rotonda di approfondimento, moderata da Andrea Ferri direttore del Nuovo Diario Messaggero, hanno  partecipato: Marco Panieri sindaco di Imola, Gaudenzio Garavini presidente Fondazione FITSTIC Fondazione Istituto Tecnico Superiore Industrie Creative, Marco Gasparri delegato del Tavolo delle Imprese Imola, Marco Macciantelli dirigente scolastico I.I.S. F.Alberghetti, Fabrizio Ungarelli direttore sedi Bologna e Imola IAL Emilia Romagna, Enrico Bassani segretario generale Cisl Area metropolitana bolognese.

Sala Borsa

“Cercasi Lavoratori”: Presentazione dello studio in Sala Borsa a Bologna

Nella bellissima cornice della Sala Borsa, in piazza Nettuno a Bologna, il 5 giugno 2023, si è tenuto un convegno organizzato dalla Fondazione Generazioni insieme alla Cisl e Fnp-Cisl dell’Area Metropolitana Bolognese, per parlare di lavoro e demografia.

In apertura dell’evento, Sergio Palmieri, Presidente della Fondazione Generazioni, ha presentato lo studio dal titolo “Cercasi Lavoratori” in cui gli autori hanno analizzato “l’impatto dell’inverno demografico sul mercato del lavoro in Emilia-Romagna e nella città metropolitana di Bologna”.

Gli autori, Gianluigi Bovini e Franco Chiarini, hanno spiegato i cambiamenti della popolazione sul breve-medio e lungo periodo e l’impatto che il cosiddetto “inverno demografico” determinerà sul mercato del lavoro a Bologna, in Emilia Romagna e in Italia.

La situazione nel mondo del lavoro, come evidenziato nello studio, desta preoccupazione. La crisi nel settore occupazionale è sempre più evidente, con un divario crescente tra l’offerta e la domanda, aggravato dal significativo declino demografico. Nel 2022, per la prima volta in Italia, le nascite sono scese al di sotto delle 400.000 unità (392.598), mentre i decessi sono stati quasi il doppio (713.495). Nonostante un saldo migratorio positivo (228.816), ciò non è sufficiente a compensare il netto calo della popolazione. Dal 2014, il numero di residenti in Italia è diminuito di oltre un milione e mezzo, con una popolazione sempre più anziana in media.

Questo trend inevitabile si tradurrà in una contrazione della domanda di lavoro. Le previsioni per il 2070 sono allarmanti, con una stima di 11,7 milioni di lavoratori in meno in Italia. Questa situazione si aggrava soprattutto al Sud e nelle Isole, con picchi di oltre il 50% in Basilicata e Sardegna e oltre il 40% in Molise, Calabria, Sicilia e Campania. Sebbene le percentuali diminuiscano risalendo verso il Nord, le proiezioni rimangono negative. In Emilia-Romagna, l’Istat prevede una diminuzione del 18,1% delle persone potenzialmente attive nel mercato del lavoro (15-64 anni) entro il 2070, equivalente a oltre mezzo milione di lavoratori e lavoratrici in meno.

Come affrontare il calo demografico

L’obiettivo dello studio è stato quello di fare un’analisi della situazione attuale, ma anche di offrire delle soluzioni pratiche per affrontare il calo demografico a Bologna e non solo.

Prima di tutto, occorre affrontare la discussione sugli stranieri: il nostro mercato del lavoro trae vantaggio dai flussi migratori, sia interni che esterni. Si può e si deve anche favorire il ritorno di cittadini che studiano o lavorano all’estero. La competitività è cruciale, legata al reddito e alla contrattazione.

Per i giovani, noti come Neet, occorre rendere il lavoro attraente, evitando la demonizzazione e creando condizioni favorevoli.

Inoltre, altro aspetto fondamentale riguarda studio e cultura, con un focus sulla non dispersione scolastica per facilitare l’accesso al lavoro. La dispersione scolastica va considerata un pericolo da evitare.

Infine, il tema delle donne: nonostante progressi, il loro accesso al lavoro è limitato, spesso in posizioni precarie o part-time. Bisogna cambiare questa dinamica, offrendo opportunità alle donne nel lavoro di cura, evitando stereotipi di genere.

 

In conclusione, sull’insieme di questi temi si sono poi svolti due panel coordinati dal caporedattore di Ètv Massimo Ricci:

il primo:“la voce dell’economia”

dove sono intervenuti:

  • Franco Mosconi, Professore di Economia e Politica Industriale, Università di Parma,
  • Valentina Marchesini, HR manager Marchesini Group Spa, presidente Fondazione Marchesini ACT,
  • Daniele Ravaglia, Vicepresidente Confcooperative Terre d’Emilia,
  • Gianluca Mazzini, Direttore generale Lepida ScpA;

il secondo, “la voce delle istituzioni e del sindacato”,

con gli interventi di:

  • Elisabetta Gualmini, Deputata Parlamento Europeo,
  • Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico, green economy e lavoro, Regione Emilia-Romagna,
  • Emily Marion Clancy, Vicesindaca Comune di Bologna,
  • Enrico Bassani, Segretario Generale Cisl Area Metropolitana Bolognese.